venerdì 18 settembre 2015

Il mio racconto pubblicato online da Harlequin Mondadori

Buona sera a tutti lettori dell'Angolo!
Prima di darvi delucidazioni sul titolo, è bene scrivere questa piccola premessa: probabilmente con voi non ne ho mai parlato, ma una delle mie passioni più grandi, insieme alla lettura, è la scrittura. Non so perché non ve ne abbia mai parlato, ma ora è giunto il momento.
Non mi sono mai cimentato nello scrivere libri, perché penso sia una cosa veramente difficile (ma non impossibile!), ma comunque è un traguardo che mi piacerebbe raggiungere principalmente per me stesso, essendo questo un mio sogno; e tutto ciò che scrivo lo custodisco nel mio pc e nella mia pennetta USB fidata. Quasi raramente faccio leggere qualcosa che scrivo, chiunque che sia: né a mia madre né ad un amico. Probabilmente perché non credo di aver raggiunto ancora una maturità ed una preparazione tale per potermi definire scrittore e perché mi vergogno anche un po' (non del fatto che mi piace scrivere, ma perché non so come scrivo), non sapendo giudicarmi. Ma non voglio fare piagnistei.
Detto questo, sono qui perché un paio di mesi fa mi arriva un'email dalla casa editrice Harlequin Mondadori, invitandomi a partecipare ad una sorta di gioco: guardare uno spot pubblicitario e scrivere il finale della storia, seguendo queste indicazioni: "Gioca. Sorridi. Seduci. Sorprendi." I vari racconti sarebbero stati raccolti e messi a disposizione di chiunque, giusto per promuovere la fragranza.
Io ho deciso di cogliere la palla al balzo e in un'unica notte ho buttato giù il mio racconto. Prima di riportarvelo, però, ci tengo a dirvi di guardare il video, così da poter agevolare la lettura:



Il mio racconto
GIOCO D'AMORE

Un sorriso malizioso addobba il viso della donna, mentre falsa il gesto. La luce fioca che proviene dalla lampadina trema, e il buio piomba sui due. Nel frattempo un mormorio di voci preoccupate di sottofondo scandisce le loro azioni.
Un brivido percorre le gambe e la schiena del biondo, che spalanca gli occhi per capire cosa stia succedendo. È la donna a provocarlo, facendogli piedino.
Entrambi sono accecati dal buio, ma la cosa non sembra disturbare lei quanto lui.
Sfilandogli via il piede dalla gamba, in maniera molto lenta, l’uomo rabbrividisce di piacere un’ultima volta, prima di sorridere.
Lo stridio della sedia opposta gli fa capire che la donna sta per alzarsi, così allunga la mano sul tavolino, cercando di afferrare quella della sua rivale.
Riesce a stringerle le dita fredde e lunghe.
Vai già via? – chiede in tono di sfida.
No – risponde lei.
Il suo tono di voce è malizioso, ma allo stesso tempo è freddo e distaccato.
Continuiamo a giocare – aggiunse lentamente, sfilando pian piano la mano dalla stretta dell’uomo e alzandosi dalla sedia.
Intanto le persone, intorno, continuano a mormorare, facendo piuttosto chiasso, ma i due sembrano completamente estraniati da tutto ciò. A loro, ora come ora, interessa soltanto l’intesa che sta andando creandosi ed intensificandosi. Nient’altro.
Con attenzione, la donna trova i pettorali dell’uomo. Lascia la mano destra lì, come a proteggergli un capezzolo, mentre la sinistra scorre dolcemente sul suo collo fino ad arrivare all’orecchio.
Massaggiandogli il lobo, le labbra si avvicinano lentamente all’orecchio opposto.
L’uomo riesce a sentire il suo respiro confondergli le idee. Il piacere è alle stelle, e la voglia di unirsi a lei aumenta.
Così mi provochi – dice lui, con la voce spezzata dalle emozioni.
Lei si limita a sorridere, sapendo di mettere in difficoltà il biondo. Entrambe le mani scorrono poi sulle nude e possenti spalle dell’uomo, mentre lei si siede a cavalcioni sulle sue gambe. Il viso a pochi millimetri di distanza.
Lei è calma e sicura di sé nel mettere l’uomo non esattamente a proprio agio. Il respiro di lui, invece, è affannoso e la donna riesce a sentire il sapore del cocktail che stava sorseggiando pochi minuti prima.
Anche così vicini, non riescono a distinguere né forma né colori, incombendo il buio ancora nella sala. Ormai le voci, che prima facevano di sfondo, sono state completamente annullate. Il quadro di sensualità e di piacere, adesso, raffigurava soltanto loro due.
L’uomo sente le mani della rossa tirargli indietro la testa, e le labbra inumidirgli il collo.
Così, la donna, percorre dapprima il collo del biondo, per passare poi all’orecchio sinistro e, infine alle labbra.
Si baciano avidamente, come se quello dovesse essere l’ultimo bacio per entrambi. Lui trova il coraggio di prenderle i fianchi, e di stringerla con maggior forza al suo sesso.
I polmoni bruciano ad entrambi dalla foga con cui le loro lingue si intrecciano, quando la donna dai capelli rossi, ora a più che stretto contatto con il suo avversario, gli prende una mano e l’intima a stringerle un seno.
Adesso la tensione sessuale è scoppiata, e l’uomo non desidera altro che prendere la donna e portarla in un luogo decisamente più privato di quello. Nonostante fossero completamente al buio, le persone attorno sarebbero comunque riuscite a sentire i gemiti di piacere che entrambi avrebbero emesso dalle labbra.
Fermiamoci – dice, infatti.
No – protesta la donna, e gli si attacca nuovamente al collo.
Lui non riesce a contestare che iniziano nuovamente a danzare in modo convulsivo su quella piccola sedia.
Un nuovo sorriso malizioso costeggia sulle labbra della rossa, sentendo duro il sesso dell’uomo.
Ci siamo svegliati, eh? – dice lei mordendogli le labbra.
Direi veramente di andare, ora – contesta l’uomo con convinzione e malizia.
Lei sembra non dargli ascolto. Non vuole muoversi da lì, sembra aspettare qualcosa. Vuole continuare a provocare il biodo.
Mentre continuano a baciarsi bramosamente, le mani dell’uomo trovano la spalla della donna e, insieme, quella del vestito che la sta fasciando. L’abbassa, lasciando liberi i seni. Adesso le sue mani, doppie e larghe, le circondano il collo, intrappolate nei capelli rossi e la stringe ancora verso di sé, sentendo il suo seno nudo sul petto.
La donna si stacca violentemente dal corpo scolpito dell’uomo. Si alza dalle sue gambe, lasciando un vuoto.
Cosa fai? – chiede lui, sorridendo curioso.
Di tutta risposta, la donna sfila da una scarpa poggiata sul tavolino un oggetto appuntito.
L’uomo emette nuovamente un verso di piacere, mentre ora la rossa gli bacia il collo.
Dopodiché lei gli conficca la lama di ferro nella vena giugulare, lasciando l’uomo sprizzare sangue.
Qualche istante più tardi le luci si riaccendono, e la gente rimane sconvolta nel vedere il cadavere in terra.
Non c’è traccia invece della carnefice che, con nonchalance, è appena rientrata nell’auto del suo mandante, incassando la quota stabilita.

Se qualcuno ha da fare qualche critica, che si senta pure libero di farla!

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