lunedì 6 luglio 2015

Sono tornato con una nuova Recensione | La Sentinella di Claudio Vergnani

Salve ragazzi!
Finalmente sono riuscito a mettere le mani su questa benedetta tastiera per potervi scrivere dopo quasi.. beh... due mesi. Mi perdonate, vero? Infondo anche io ho una vita, dai! Sì, mi perdonate v.v
Anyway, so che sono venuto meno ancora una volta, però non ho potuto fare altrimenti. Sono stato occupato tra scuola (promosso a pieni voti!) ed animazione oratoriale, quindi ho praticamente messo via il computer in questo lasso di tempo.
Ora, quindi, sono libero e.. oh! Quanto mi era mancata la sensazione di cliccare su Nuovo Post e scrivere. Scrivere prima per me, e poi per voi. Sì, perché è una cosa su cui sono fissato. Non è importante quanti di voi mi seguano (oddio, fa sempre piacere!), perché io scrivo, recensisco e mantengo questo blog principalmente perché per me è una cosa estremamente importante!
Non chiedetemi il perché, è la mia solita mente contorta.
Ah beh, torniamo alla normalità. Vi lascio con una bella recensione di La Sentinella di Claudio Vergnani!

Titolo: La Sentinella
Serie: \\
Autore: Claudio Vergnani
Editore: Gargoyle Books
Prezzo: € 18,00
Pagine: 464

CLAUDIO VERGNANI (Modena 1961) è scrittore e giornalista. Collabora con diverse riviste e magazine di settore. Con Gargoyle ha pubblicato anche la trilogia di cui fanno parte Il 18° vampiro (2009), Il 36° Giusto (2010) e L'ora più buia (2011). E inoltre il romanzo I Vivi, i Morti e gli Altri (2013). Più di ogni altra cosa ama leggere, giocare a scacchi e tirare di boxe.
Ecco il futuro. E molte cose sono cambiate: si è aperta un'era di uguaglianza e di spiritualità. Ciò che prima era privilegio delle classi agiate ora è alla portata di tutti. Niente più polizia, né esercito.
Ma disastri naturali, catastrofi legate all'incuria, la sovrappopolazione dovuta alle direttive di una religione che pretende famiglie sempre più numerose, carestia e degrado hanno fatto del mondo un luogo inospitale e pericoloso.
Il dilagare del cannibalismo, il proliferare di antiche sette legate al culto dei morti, la demenza indotta dall'uso di droghe letali, una fauna mutante mostruosa e antropofaga portano la Chiesa a istituire severe Selezioni per la formazione di Ordini scelti che mettano un freno ai pericoli. Nasce così l'Ordine delle sentinelle.
La Selezione per diventare Sentinella, però, non è solo dura, è disumana. E cosa succede se chi sopravvive rischia di ritrovarsi disumano a sua volta?
Cosa succede se i prescelti si rivelano peggiori delle persone che dovrebbero combattere?
Venite, signori, entrate nell'inferno sotto la protezione di una Sentinella.

"Una voce originale che entusiasmerà gli appassionati del genere e non solo"
La Repubblica

La mia recensione di
La Sentiella

Parto subito dal presupposto che La Sentinella è stato il mio primo thriller in assoluto, e vorrei dirvi che è stata una passeggiata leggerlo, ma non è così. Assolutamente. La lettura di questo romanzo è durata, forse, tre settimane. Quasi un mese per un libro, mentre nel frattempo mi si accumulavano altre letture in libreria.
Ad un certo punto ho pensato di abbandonare la lettura e di dedicarmi ad altro. Non son riuscito ad appassionarmi allo stile dello scrittore fino a quando non c'è stata la parte d'azione e di comunicazione. Sì, perché dall'inizio fino ad una buona parte del primo quarto del libro, non ci sono dialoghi. Non c'è un filo di comunicazione, se non quella dura, fredda e rigida del Capo A.
Altra cosa che mi ha sconcertato è stata la mancanza dei capitoli. Il libro è diviso in due parti, che possiamo definire come due immensi capitoli.
Non posso negare, quindi, che è stato lo stile di Vergnani a lasciarmi distaccato. Fortunatamente, però, da circa la metà in poi del libro sono riuscito ad appassionarmi per bene la storia; dopo aver lasciato indietro tutta la storia della Selezione, insomma.
Quella della Selezione non è stata una parte noiosa, ma estremamente lunga e ripetitiva. A dir la verità avrei voluto saltare direttamente alcune scene. Okay, la Selezione è dura, il Capo A è duro e il sole è cocente. 
Tutto sommato, però, se devo chiudere un occhio, il romanzo è stato abbastanza soddisfacente. Almeno le parti che ho apprezzato hanno ben compensato quelle che ho meno apprezzato. 

Ma al di là di tali considerazioni, sopra ogni cosa non volevo diventare come quella creatura pallida e scheletrica, dalle vene blu in rilievo su un volto roso dalla necrosi, con gli occhi che dicevano come non i fosse più nulla da salvare, né fuori né dentro. Se ero su quel camion disposto a continuare a soffrire e probabilmente a morire era perché non volevo diventare anche io un cannibale.
La Sentinella, Claudio Vergnani

Novità letteraria, per me, oltre che il genere, sono stati i cannibali. Stranamente, devo dire, è un universo interessante quello rappresentato da Vergnani. Non avevo mai letto nulla su queste creature, e devo dire che Claudio ha saputo descriverne perfettamente ogni singolo difetto, ogni movimento, ogni cosa li riguardasse.

Però, ripensando alle ultime parole scambiate con il culturista, di una cosa ero sicuro: se c'è una cosa che ci rende tutti perdenti, è la smania tipicamente umana di voler a tutti i costi affermare in qualche modo - qualunque modo - noi stessi. Come se l'effimero trionfo di uno potesse riscattarci tutti quanti. La Selezione pretendeva di scegliere i migliori, ma aumentava solo le file dei morti.
La Sentinella, Claudio Vergnani

Inoltre, dal libro, evince una particolare denuncia alla Chiesa e alla società odierna. In effetti, essendo passati tanti anni (il romanzo è proiettato nel futuro), lo scrittore ha voluto evidenziare tutti i problemi di omertà, di silenzio e di codardia che tutt'oggi affliggono entrambi gli enti, restando sempre in termini giusti, corretti e mai offensivi.
Cornice dei temi e della narrazione di Vergnani è l'abbondanza di dettagli che, a tratti addirittura strafacenti, hanno comunque saputo accompagnare l'immaginazione del lettore durante l'avventura di questa figura maschile adulta che è senza nome [alias il personaggio principale che narra la storia].

Passo dopo passo ci incontrammo nel corridoio. Fu come infilarsi in un regno d'ombre che non avesse mai conosciuto la luce. C'era odore di polvere e di terra umide, di infiltrazioni stantie, e un refolo d'aria portava un sottile sentore muschiato. La torcia rischiarava un ampio passaggio quadrato dal soffitto basso. Pareti e soffitto erano interamente coperti di bassorilievi. Guardati con la visione periferica, sembravano le costole di qualche enorme animale. Oltrepassammo pavimenti di mosaico, tozze colonne dorate, fregi e iscrizioni, affreschi che celebravano il dolore della morte con espressioni di cordoglio vuote a paragone della reale sofferenza umana, che è sempre più profonda e reale di qualsiasi rappresentazione l'arte cerchi di darne.
La Sentinella, Claudio Vergnani

Insomma, personalmente credo che l'inserimento di dettagli - ovviamente non andando a finire di parlare delle unghie della nonna se non è necessario - sia molto importante; è una cosa che apprezzo veramente tanto, perché anche questa volta sono riuscito ad immergermi nei luoghi e nelle atmosfere create dall'autore senza nessun indugio.

Non starò a spoilerarvi tutto, quindi la recensione finisce qui.
Ultimo appunto che faccio è questo: non vi consiglierò la lettura di La Sentinella per il suo genere, perché è l'unico thriller che ho letto finora, e quindi non ne sono in grado. Però posso dirvi che è una lettura estremamente lunga e poco scorrevole. Tutto qui. Forse quello che ho apprezzato di meno è stato sicuramente lo stile di Claudio Vergnani.

Il mio voto a questo libro è:
Niente di che

Nessun commento:

Posta un commento

 

Template by BloggerCandy.com