lunedì 4 maggio 2015

Recensione | Perdonabile, imperdonabile di Valérie Tong Cuong

Titolo: Perdonabile, imperdonabile
Serie: //
Autore: Valérie Tong Cuong
Editore: Salani
Prezzo: € 12,90
Pagine: 304

VALÉRIE TONG CUONG è nata in una banlieue parigina (il cognome vietnamita è del marito) e ha studiato letteratura e scienze politiche all'università. Ha lavorato otto anni nella comunicazione, e poi s è dedicata interamente alla scrittura (romanzi, racconti, sceneggiature) e alla musica. Il suo romanzo L'Atelier dei miracoli è stato tradotto in 16 Paesi, ha vinto il Prix de l'Optimisme 2014 e in Italia ha avuto una straordinaria accoglienza, amato dai lettori e dalla critica.

In un pomeriggio d'estate, Milo, dodici anni, corre con la sua bici lungo una strada di campagna. Una discesa ripida, una curva e il ragazzo cade. Il destino non fa sconti, quando si tratta di mettere le persone di fronte a se stesse; l'imprevisto squarcia i legami familiari, ribalta le convenzioni che nel tempo hanno intrappolato, soffocato i sentimenti, rendendo l'amore un concetto astratto e vuoto che non si traduce né negli atti né nei pensieri
Denudati davanti alla durezza della realtà, genitori e figli, nonni e fratelli, sono costretti ad affrontare l'enormità delle proprie mancanze, che solo la consapevolezza di qualcosa di grande, di superiore a tutto, capace di ricostruire i frammenti dell'esistenza può redimere.
Le quattro voci di questa storia riusciranno a raccontare cosa è successo quando tutto si è ingarbugliato e il passato si è fatto presente? E riusciranno a perdonarsi e a volersi bene?
Dopo il successo dell'Atélier dei mircoli, Valérie Tong Cuong torna ad esplorare i percorsi sotterranei e misteriosi dell'animo umano verso la felicità, in un vibrante romanzo corale che esplora con maestria e compassione la necessità del perdono e la difficoltà di accettarlo.

"Da un guazzabuglio di menzogne e di segreti, Valérie Tong Cuong trae una meravigliosa lezione d'umanità."
Le FigaroLittéraire

ATTENZIONE: La recensione contiene tracce di spoiler! (Comunque estraibili dalla trama, quindi.. continua a tuo rischio e pericolo)

La mia recensione di
Perdonabile, imperdonabile

Letto in due giorni, cento pagine il primo giorno e duecento il secondo, Perdonabile, imperdonabile rientra nella categoria dei miei libri quasi preferiti. Se dovessi fare una media, questo di Valérie Tong Cuong sarebbe un sette virgola cinque: vicinissimo all'otto.
Inutile spiegare la trama perché è sopra queste parole. La cosa che maggiormente evince da questo romanzo è il senso di colpa dei personaggi. Ognuno ha paura di essere colpevole dell'incidente di Milo. Nessuno escluso; certo, chi se ne rende conto prima e chi dopo, ma tutti si fermano in questo punto: La colpa dell'incidente è mia.

Il romanzo è narrato sotto il punto di vista dei quattro personaggi principali: Céleste la madre di Milo, Marguerite la zia di Milo e la sorella di Céleste, Jeanne nonna di Milo e madre di Céleste e Marguerite, e Lino padre di Milo e marito di Céleste.
Senza giri di parole: Milo entra in coma e la famiglia si sfascia. Sia Marguerite, che Céleste, Jeanne e Lino sono estremamente legati al più piccolo della famiglia. Ciascuno ha un rapporto diverso con il ragazzino, ma comunque unico e speciale.
Desidererei analizzare i personaggi uno per uno, anche se sarà difficile creare l'intreccio.

I grandi dolori uniscono sicuramente più delle gioie.

Céleste è sicuramente una dei personaggi che più ha sofferto la situazione di Milo essendo, questo, suo figlio. Il dolore della donna è palpabile a mani nude; infondo chi non soffrirebbe così tanto nel vedere il proprio figlio su un letto d'ospedale, prima in un coma che sembra eterno e poi in una lenta riabilitazione?
Non è possibile vestirsi dei dolori e delle sensazione di Céleste che, dopo la perdita di un primo figlio, si ritrova nuovamente faccia a faccia con un'altra possibile morte.


Lino è il personaggio più complesso e intrigante, sicuramente. Non voglio spoilerare, ovviamente, niente e per non farlo dovrei non commentare, quindi cercherò di parlarne generalmente.
Lino ha sofferto in passato e soffre ancora. Si è trovato ad abbandonare la famiglia perché innamorato della moglie, e potrei dire che si è ritrovato dalle stelle alle stalle.
Quest'uomo, sofferente e tormentato dai suoi mille dubbi, non ha mai dimostrato a Milo tutto il bene che gli ha voluto, durante il corso dei suoi primi dodici anni di vita, e se ne pente.


Tutti si pentono in Perdonabile, imperdonabile. Tutti si ricredono su qualcosa. Tutti rimuginano sul passato.

Jeanne è sicuramente uno dei personaggi più forti, di carattere (anche se antipatico e scontroso, all'inizio) e di pugno della storia. Una donna di sani principi, la nonna di Milo. Una persona che porta al termine le sue missioni, che non cambia rotta: ti ama o ti odia. Ti loda o ti sotterra. Non conosce vie di mezzo, neanche per la sua figlia minore. In realtà, lei si arrampica sugli specchi. Crede alle apparenze, e non vuole saperne altro.
Sarà durante il suo viaggio alla ricerca del probabile padre della figlia minore che scoprirà di amarla.
Sarà durante il suo viaggio alla ricerca della figlia minore che scoprirà di amare suo genero.
Finora ha riserbato l'amore soltanto per se stessa, sua figlia Céleste e per Milo; ma sarà in grado di distribuirne anche per la restante parte della famiglia, quando tutto verrà a galla e smetterà di giudicare il libro dalla copertina.


Marguerite. Potrei scriverci un intero libro su Marguerite, ma dovrò contenermi. Marguerite è il soggetto su cui ricadono tutte le colpe, la persona meno amata, la più odiata. Odiata dalla madre, in primis. Dal cognato, poi e infine dalla sorella.
L'unica persona che riesce ad amarla veramente e senza frontiere è Milo: suo nipote ed il suo migliore amico, ed anche la sua vittima.
Però Marguerite non ne è realmente colpevole. La sua malattia lo è, e deve conviverci. Marguerite si è inventata una vita a parte, solo per cercare di ricevere un po' d'amore e di serenità. Invece no, comunque non funziona. Marguerite inventa milioni di strategie, di sotterfugi, tutto per scappare dalla paura di dire la verità. Ma non può scappare per sempre, e tutto viene a galla, prima o poi.

Valérie sarà in grado di creare un intreccio magico tra le storie e le vicende di questi quattro personaggi, tutti legati da un solo scopo: la riabilitazione di Milo; trovare Marguerite.
Perdonabile, imperdonabile è il gioco che Margue e Milo fanno da quando lui era piccolo, e tra milioni di se, di ma e di perché tutti si chiederanno se le loro gesta saranno perdonabili o imperdonabili.
Perdonabile, imperdonabile è uno di quei romanzi che ti apre la mente e ti fa guardare la vita sotto tutti i punti di vista: io l'ho adorato.

Il mio voto a questo libro è:
Bello


Voi avete letto Perdonabile, imperdonabile?
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